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Il Lago Ex-Snia è un piccolo lago, non da molti conosciuto, che sorge nella porzione est della città Roma tra quartieri altamente cementificati. E’ un Lago che si estende per circa 10.000 mq, con una profondità prossima ai 9 metri, e caratterizzato da un elevato valore naturalistico e sociale. Sorge in un’area che fu oggetto negli anni ’90 di una grande speculazione edilizia, tradottasi nel tentativo di realizzare, abusivamente, un centro commerciale. Sono proprio gli scavi connessi a questa realizzazione che portarono ad intercettare la falda acquifera e a far sorgere uno specchio di acqua: il Lago Ex-Snia. Conseguenti mobilitazioni sociali permisero di interrompere i lavori. Il Lago oggi, costituito dalle acque della falda acquifera dell’Acqua Bullicante e con sponde ricche di biodiversità vegetale e faunistica, rappresenta un bene naturale e sociale assai raro in una metropoli come Roma. Purtroppo il suo valore naturalistico, ma anche quello sociale, trovano difficoltà di riconoscimento tra le istituzioni, rendendo questa area potenzialmente soggetta a ulteriori speculazioni. Obiettivo del progetto è quindi quello di fortificare l’importanza del Lago a livello ambientale, sottolineando l’essenziale necessità ad una sua salvaguardia. In particolare, come scritto in precedenza, il Lago è costituito dalle acque della falda acquifera dell’Acqua Bullicante, il nome della falda e notizie storiche, suggeriscono che l’acqua aveva la caratteristica di “ribollire” a causa della presenza di venute di gas di origine naturale. Questi gas sono generalmente ricchi in anidride carbonica (97-99%), si originano a migliaia di metri di profondità, solitamente in zone vulcaniche attive, quiescenti ed estinte, risalgono in superficie disciogliendosi negli acquiferi o generando polle gorgoglianti ed emissioni gassose al suolo. Questo fenomeno, noto come degassamento naturale, è ben conosciuto nella provincia di Roma e in gran parte delle aree associate a distretti vulcanici. Nel mondo scientifico rappresenta un argomento di grande interesse poiché permette di indagare, dalla superficie, processi che avvengo a grandi profondità e la cui comprensione ha utili risvolti in diversi ambiti (vulcanico, sismico, idrogeologico, energetico, sociale). Roma sorge sui depositi del Distretto Vulcanico dei Colli Albani, un complesso che registra il suo ultimo evento eruttivo circa 36.000 anni fa. Il fenomeno sopra descritto non è stato mai studiato all’interno della città, non per sua assenza, ma a causa dell’elevato tasso di cementificazione che rende impossibile avere una “finestra sul sottosuolo”. In questo contesto, il Lago assume il ruolo di “finestra” e può essere assolutamente definito un laboratorio naturale. Obiettivo dello studio è quello di indagare, attraverso il Lago, eventuali processi di degassamento naturale caratterizzando le sue acque da un punto di vista chimico ed isotopico, con particolare interesse verso le fasi gassose disciolte. Da un punto di vista chimico verranno determinate: concentrazioni di elementi maggiori, minori e in traccia e concentrazioni delle fasi gassose disciolte tra cui anidride carbonica, metano, elio, ossigeno, idrogeno, azoto e argon. Da un punto di vista isotopico verranno analizzati gli isotopi stabili dell’acqua e del 13-carbonio dell’anidride carbonica disciolta. Il campionamento delle acque sarà effettuato in diversi punti del Lago tramite l’uso di un piccolo mezzo a motore elettrico (generalmente gommone) e a diverse profondità, mediante sonde. I risultati ottenuti permetteranno di caratterizzare in dettaglio da un punto di vista geologico ed idrochimico l’unico Lago naturale presente a Roma, fortificando la sua importanza a livello scientifico. Inoltre, ci si aspetta che i risultati ottenuti possano sensibilizzare le istituzioni per un suo ufficiale riconoscimento come bene naturale e paesaggistico, rappresentando non solo un Lago naturale, di per sé bene prezioso, ma anche un laboratorio naturale unico nel suo genere.