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Il tessuto cutaneo, “la pelle”, è l’organo più vasto del nostro organismo. Come tale ci rappresenta, ci identifica e ci mette in relazione con le altre persone. Non solo il colore della pelle è ancora un motivo di distanza fra diversi gruppi etnici ma anche tutte le patologie che colpiscono quest’organo. Le malattie cutanee hanno un impatto devastante sulla vita quotidiana, le relazioni, la socialità e i rapporti fra le persone. Per capirlo dobbiamo pensare a quante volte ci soffermiamo ad osservare, anche involontariamente, un segno o una ferita sulla pelle delle altre persone e, inoltre, a quante volte agiamo in risposta al colore, all’aspetto e all’odore della pelle di chi ci sta accanto. Al contrario, basti pensare quanto spendiamo per la cura della nostra pelle. Esiste una patologia genetica rara chiamata “malattia di Darier” che è caratterizzata dalla presenza, in vaste aree del corpo, di ipercheratosi cutanea. Queste “macchie” rilevate, simili a croste, desquamano e sono il punto di partenza per iperproliferazione batterica che conduce a malodore e infezioni. I pazienti affetti da questa sindrome sviluppano i segni nell’età adulta ed il loro aspetto fisico ne è gravemente compromesso insieme alle relazioni personali con conseguente isolamento e depressione. Questa patologia è causata da una mutazione del gene ATP2A2. Essendo una malattia genetica rara purtroppo pochi gruppi di ricerca hanno investito sulla comprensione dei meccanismi che determinano la sintomatologia clinica. Ad oggi la malattia di Darier risulta ancora incurabile e i pazienti mostrano i segni causati da questa patologia visibili sul loro corpo per il resto della loro esistenza. Il nostro laboratorio ha scoperto che la proteina SERCA, sintetizzata dal gene ATP2A2, regola direttamente un secondo gene chiamato NOTCH1 che ha il ruolo di governare la proliferazione delle cellule nello strato basale della cute. Le mutazioni di ATP2A2 porterebbero all’alterazione dell’attività di NOTCH1 e, quindi, alla conseguente iperproliferazione delle cellule della cute. Questo meccanismo spiegherebbe il motivo della presenza nei pazienti con malattia di Darier di queste devastanti lesioni cutanee. La proteina SERCA può essere modulata con farmaci e il nostro laboratorio sta caratterizzando nuove molecole per comprendere l’interazione fra ATP2A2 e NOTCH1. Dalla comprensione delle basi molecolari di questa interazione ci proponiamo di sviluppare nuove terapie mirate, ad oggi inesistenti, per il trattamento di questa grave patologia e aiutare i pazienti affetti a ritrovare la loro bellezza.